È un sogno che diventa realtà. Prelevare il grasso in eccesso dalle zone critiche del nostro corpo e ridistribuirlo in quelle che necessitano di un ritocchino, oggi, è possibile grazie al banking, dall’inglese to bank, che significa depositare. Si tratta di un vero e proprio filler naturale realizzato con l’adipe del paziente stesso, aspirato, congelato e trattato con appositi macchinari, per essere poi utilizzato per fini estetici, ma anche di salute. L’adipe viene conservato in banche apposite, congelato con vapori di azoto a 196 gradi sotto zero. In realtà le cellule che vengono congelate sono staminali, estratte dal grasso corporeo.
E’ come accedere a una propria personale banca dati senza grandi sacrifici e in anestesia locale e con costi, anche per gli interventi futuri estremamente limitati. Il banking permette di utilizzare le cellule esattamente come fanno oggi le madri che “stoccano” il cordone ombelicale del loro bambino per avere una disponibilità di cellule staminali da utilizzare in futuro per la cura di alcune malattie.“
Per più di 100 anni, chirurghi plastici e ricostruttivi hanno eseguito trapianti di adipe da una parte all’altra del corpo (lipofilling). Sebbene questa tipologia di interventi non sia nuova,la popolarità del fat grafting è aumentata negli ultimi anni grazie alla scoperta dell’adipe come fonte importante di cellule staminali e rigenerative. Sino ad oggi, però, non esisteva una metodologia che consentisse di congelare e scongelare il grasso in modo sistematico e affidabile, fornendo un tessuto utilizzabile per re-impianti.
Il vantaggio della conservazione di queste cellule sta nel fatto che sono staminali multipotenti e possono, cioè, essere trasformate in molti tipi di cellule.
Il banking del grasso è finalizzato a interventi di lipofilling, anche a distanza di alcuni anni dal prelievo. E’ possibile effettuare un prelievo anche molto modesto di adipe, in quanto il campione può essere ampliato, aumentato cioè di volume, prima dello stoccaggio. Quando il soggetto deciderà di sottoporsi a un intervento di chirurgia estetica volumizzante, le cellule staminali verranno scongelate e trasformate in adipociti e iniettate nuovamente nel corpo.
La trasformazione delle cellule staminali permette un risultato migliore e più duraturo rispetto alle tradizionali tecniche di lipofilling. Queste tecnica di reinserimento è stata sperimentata in California per la ricostruzione del seno in donne colpite da tumore alla mammella.
Si è osservato che rispetto al lipofilling tradizionale, il corpo riassorbe il grasso più lentamente: l’immissione di cellule adipose trasformate favorisce una migliore irrorazione del tessuto e quindi il risultato è più stabile. Inoltre, riduce al minimo la possibilità di rigetto.
Questo tipo di tecnica, tuttavia, è sconsigliata alle giovanissime e a chi soffre di malattie genetiche o autoimmuni, perché può determinare la comparsa di micro calcificazioni, che possono essere confuse con noduli tumorali.
Al momento in Italia è possibile prelevare e conservare l’adipe, ma è proibito il suo riutilizzo. Il prelievo del grasso corporeo è spesso svolto tramite liposuzione e ha quindi tutte le controindicazioni di un intervento chirurgico del genere.
La scelta di rivolgersi a un chirurgo plastico o estetico di grande professionalità è sempre da privilegiare, per evitare problemi spiacevoli in seguito. I prezzi del banking nel nostro Paese variano tra i 1500 e i 4000 euro, per un periodo di cinque anni.